UNAWE Space Scoophttp://it.unawe.org/kids/NewsitThu, 01 Oct 2020 09:00:00 +0200Aiuto, sono intrappolato!!http://it.unawe.org/kids/unawe2039/ <p>Immagina di essere intrappolato in un'enorme ragnatela molto pi&ugrave; grande della Via Lattea. Immagina poi che al centro di questa ragnatela ci sia un buco nero. Spaventoso? &Egrave; l&rsquo;inquietante realt&agrave; che un gruppo di galassie appena scoperto deve per forza affrontare!</p> <p><strong>Una ragnatela enorme e un mostro in agguato</strong></p> <p>Grazie al Very Large Telescope (VLT) dell'Osservatorio Europeo Australe (ESO), gli astronomi hanno scoperto sei galassie intorno a un <a href="http://www.spacescoop.org/en/words/black-hole/">buco nero</a> supermassiccio quando l'Universo aveva meno di un miliardo di anni.</p> <p>Le galassie si trovano tutte in una "ragnatela" cosmica di gas che si estende per oltre 300 volte la dimensione della Via Lattea.</p> <p>&Egrave; la prima volta che un raggruppamento cos&igrave; stretto di galassie &egrave; stato visto cos&igrave; poco tempo dopo il <a href="http://www.spacescoop.org/en/words/big-bang/">Big Bang</a>. Questa scoperta ci sta aiutando a capire meglio come i buchi neri estremamente grandi, noti come buchi neri supermassicci, si siano formati e siano cresciuti fino a raggiungere le loro gigantesche dimensioni cos&igrave; rapidamente.</p> <p><strong>Un sorprendente scatto di crescita</strong></p> <p>Si ritiene che i primi buchi neri si siano formati quando le prime stelle dell'Universo collassarono. Ci&ograve; significa anche che devono essere cresciuti molto velocemente.</p> <p>Ma gli astronomi hanno faticato a spiegare come sia possibile che nell&rsquo;Universo primordiale esistessero gi&agrave; cos&igrave; grandi quantit&agrave; di "cibo" per nutrire questi mostri giganti.</p> <p>La struttura della ragnatela appena scoperta e le galassie al suo interno probabilmente contenevano abbastanza gas per crescere fino ad arrivare a dimensioni supermassicce. Gli astronomi pensano anche che la misteriosa <a href="http://www.spacescoop.org/en/words/dark-matter/">materia oscura</a> possa essere un'altra fonte di cibo presente nella ragnatela gigante per aiutare il buco nero a crescere.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Credito immagine: ESO / L. Cal&ccedil;ada</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>Anche la nostra galassia, la Via Lattea, ospita un buco nero supermassiccio al centro, un buco nero oltre 4 milioni di volte pi&ugrave; massiccio del nostro Sole! Ma non c&rsquo;&egrave; niente di cui preoccuparsi, non &egrave; vicino a noi! Dista infatti ben 26.000 anni luce dal nostro Sistema Solare.</p></div> Thu, 01 Oct 2020 09:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2039/Hubble scatta nuove immagini di Giovehttp://it.unawe.org/kids/unawe2038/ <p>Giove &egrave; costituito da gas che formano fasce torbide, visibili persino con un piccolo telescopio. Questo gigante gassoso viene osservato anche da grandi strumenti, quali il Telescopio Spaziale Hubble, che ha catturato una bellissima nuova istantanea di questo gigante di gas!</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Un bollettino meteo ventoso</strong></p> <p>Quest&rsquo;ultima immagine di Giove &egrave; stata scattata dal Telescopio Spaziale Hubble il 25 agosto 2020.</p> <p>Questa visione nitida offre un bollettino meteo aggiornato sulla violenta atmosfera di questo enorme pianeta.</p> <p>Ad esempio, l&rsquo;immagine ha rivelato una nuova tempesta in arrivo. Nella parte superiore del pianeta &egrave; visibile un fronte burrascoso bianco disteso, simile ad un fantasma che attraversa il pianeta. Questa tempesta avanza a 550 chilometri all&rsquo;ora &ndash; velocit&agrave; equivalente al triplo di quella di un tornado!</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>La Luna Europa</strong></p> <p>La nuova immagine mostra anche un puntino sulla sinistra del pianeta Giove &ndash; si tratta della sua luna, Europa!</p> <p>Si ritiene che questa luna ghiacciata contenga un oceano liquido al di sotto della crosta superficiale di ghiaccio. Ci&ograve; la rende interessante per i ricercatori che credono di poter trovare un giorno tracce di vita in questi oceani!</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>La Grande Macchia Rossa</strong></p> <p>Giove, il gigante gassoso, ospita la famosa Grande Macchia Rossa &ndash; chiaramente visibile in questa nuova immagine. La tempesta &egrave; cos&igrave; grande da poter inghiottire tutta la Terra!</p> <p>La tempesta della Grande Macchia Rossa ha imperversato per oltre 150 anni. Il Telescopio Spaziale Hubble ha tenuto d&rsquo;occhio la tempesta per parecchi anni, e ha notato che sta diventando sempre pi&ugrave; piccola. Anche questa immagine suggerisce che la tempesta continua a restringersi, ma gli astronomi non ne conoscono il motivo. Puoi leggere altri particolari riguardanti tale mistero in <a href="http://www.spacescoop.org/en/scoops/1905/the-mystery-of-the-shrinking-storm/">questa puntata</a> di &ldquo;Space Scoop&rdquo; del 2019. Il Telescopio Spaziale Hubble continuer&agrave; ad osservare Giove per scoprire qualcosa in pi&ugrave; sulla misteriosa Grande Macchia Rossa e su altre tempeste.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Immagine:&nbsp;NASA, ESA, A. Simon (Goddard Space Flight Center), and M.H. Wong (University of California, Berkeley) and the OPAL team</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>Giove &egrave; oltre 100 volte pi&ugrave; grande della Terra! Questo pianeta gigante possiede una massa equivalente a 2 volte e mezza quella di tutti gli altri pianeti del Sistema Solare messi insieme.</p></div> Thu, 17 Sep 2020 19:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2038/Un compagno a sorpresahttp://it.unawe.org/kids/unawe2037/ <p>I pianeti non si trovano attorno a tutte le stelle&hellip; ma a volte gli astronomi li trovano in posti del tutto inaspettati!</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Le nane bianche</strong></p> <p>Quando una stella come il Sole ha consumato tutto il suo carburante, comincia a collassare su se stessa. Il materiale nelle zone pi&ugrave; interne viene compresso e compattato in un&rsquo;oggetto molto piccolo, chiamato nana bianca.</p> <p>Durante questo processo, di solito,&nbsp; i pianeti che orbitano attorno alla stella vengono inghiottiti dalla stella stessa. Per questo non ci aspettiamo di trovare pianeti attorno ad una nana bianca, figuriamoci pianeti giganti&hellip;.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Sorpresa!</strong></p> <p>E invece questo &egrave; proprio quello che hanno trovato!</p> <p>Per la prima volta un esopianeta gigante &egrave; stato trovato intatto che orbita attorno ad una nana bianca.</p> <p>Il pianeta, ufficialmente noto come WD1856b, &egrave; circa 13 volte pi&ugrave; massiccio di Giove. E&rsquo; stato trovato usando i dati di diversi strumenti: Il Telescopio Gemini North di NOIRLab, il satellite della NASA TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite), Il Telescopio Spaziale Spitzer, anch&rsquo;esso della NASA, e altri ancora.</p> <p>Questa scoperta ci dice che per un pianeta delle dimensioni di Giove potrebbe essere possibile sopravvivere alla morte della sua stella, ma anche che potrebbe trovarsi una nuova sistemazione in orbita attorno alla nana bianca!</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Una traccia del nostro futuro?</strong></p> <p>Anche il nostro Sole, un giorno, diventer&agrave; una nana bianca (ma non sar&agrave; a breve, non preoccupatevi!).</p> <p>Questo vuol dire che ingoier&agrave; la maggior parte del nostro sistema solare, compresa la Terra, mentre si trasforma in nana bianca. Questa nuova scoperta per&ograve; suggerisce che forse alcuni dei pianeti giganti gassosi potrebbero riuscire a sopravvivere!</p> <p>&nbsp;</p> <p>Immagine: NASA&rsquo;s Goddard Space Flight Center</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>Le nane bianche sono molto molto dense (con la materia ben impacchettata al loro interno). Pensate che un solo cucchiaino di materia preso da una nana bianca, sulla Terra peserebbe quanto un elefante!</p></div> Wed, 16 Sep 2020 17:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2037/C’è vita su Venere?http://it.unawe.org/kids/unawe2036/ <p>Sapere se c&rsquo;&egrave; vita da qualche parte nell&rsquo;Universo &egrave; una questione che appassiona gli astronomi, ma anche il grande pubblico. Oggi &egrave; stata annunciata un'entusiasmante scoperta che suggerisce che potrebbero esserci tracce di vita su un pianeta vicino al nostro.</p> <p><strong>Una molecola speciale</strong></p> <p>Oggi un team internazionale di astronomi ha annunciato la scoperta di una molecola rara, la fosfina, nelle nubi di Venere. La scoperta &egrave; davvero entusiasmante perch&eacute; la presenza della fosfina potrebbe indicare l'esistenza della vita!</p> <p>Sulla Terra, questa molecola &egrave; solitamente creata da microbi speciali che preferiscono vivere in ambienti privi di ossigeno. Non &egrave; una cosa comune, poich&eacute; la maggior parte degli esseri viventi sulla Terra ha bisogno di ossigeno per sopravvivere.</p> <p>Gli astronomi si chiedono da tempo se le alte nubi su Venere possano offrire un ambiente favorevole per i microbi. Su queste nubi, infatti, i microbi sarebbero abbastanza lontani dalla superficie calda di Venere.</p> <p>Anche se le alte nubi di Venere hanno temperature piacevoli di circa 30 gradi Celsius, sono per&ograve; incredibilmente acide, il che le rende un ambiente poco confortevole per la sopravvivenza di eventuali microbi.</p> <p><strong>Collaborazione ed esplorazioni future</strong></p> <p>La molecola &egrave; stata individuata per la prima volta dal telescopio <a href="https://www.eaobservatory.org/jcmt/about-jcmt/">James Clerk Maxwell </a>alle Hawaii. La sorprendente scoperta &egrave; stata poi confermata dall'Atacama Large Millimeter / submillimeter Array (<a href="https://www.eso.org/public/teles-instr/alma/">ALMA</a>) in Cile.</p> <p>Il team ritiene che la loro scoperta sia importante perch&eacute; possono escludere molti altri modi per produrre fosfina. Tuttavia, confermare la scoperta di eventuale vita su Venere richieder&agrave; molto pi&ugrave; lavoro. Ci&ograve; significa che ci sono molte pi&ugrave; ricerche (e, si spera, eccitanti scoperte) in arrivo!</p> <p>&nbsp;</p> <p>Crediti dell&rsquo;immagine: ESO/M. Kornmesser/L. Cal&ccedil;ada &amp; NASA/JPL/Caltech</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>Venere &egrave; uno degli oggetti pi&ugrave; luminosi nel cielo notturno! Ma &egrave; visibile solo in certi momenti e per brevi periodi: appena prima dell'alba (guarda a est) o subito dopo il tramonto (guarda a ovest).</p></div> Mon, 14 Sep 2020 17:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2036/Un dettaglio mancantehttp://it.unawe.org/kids/unawe2035/ <p>L&rsquo;Universo &egrave; ancora pieno di questioni irrisolte. Uno dei problemi pi&ugrave; difficili a cui gli astronomi cercano di dare una risposta &egrave; di cosa sia fatto l&rsquo;Universo. Gli astronomi credono che il Cosmo sia pervaso dalla materia oscura, di cui per&ograve; non conosciamo quasi nulla...</p> <p><strong>Il mistero della materia oscura</strong><strong>&nbsp;</strong></p> <p>La materia oscura &egrave; un qualcosa di enigmatico e sfuggente, che deve il suo nome al fatto di non emettere alcun tipo di luce: &egrave; completamente invisibile. Eppure gli astronomi sono convinti che questa strana materia sia 5 volte pi&ugrave; abbondante di quella normale che riusciamo a vedere.&nbsp;</p> <p>Che la materia oscura esista davvero lo si intuisce dagli effetti che produce sulle cose circostanti. &Egrave; un po&rsquo; come provare a riconoscere un animale dalla forma delle impronte che ha lasciato nella neve. Sappiamo anche che la materia oscura si trova prevalentemente in prossimit&agrave; delle galassie: in realt&agrave;, riteniamo che sia proprio il collante che le tiene assieme!</p> <p><strong>Un dettaglio mancante?</strong><strong></strong></p> <p>Gli astronomi hanno appena fatto una scoperta intrigante: alla nostra comprensione del comportamento della materia oscura deve mancare ancora un dettaglio! A suggerirlo &egrave; una combinazione di dati e immagini ottenuti dal telescopio spaziale Hubble (NASA/ESA) e dal Very Large Telescope (ESO).&nbsp;</p> <p>Una collaborazione internazionale di astronomi ha esaminato alcuni ammassi di galassie, ovvero dei sistemi di galassie strettamente associate tra loro. &Egrave; qui che si trova gran parte della materia oscura dell&rsquo;Universo. Negli ammassi di galassie, la materia oscura &egrave; distribuita come in un atlante tridimensionale, con una successione di rilievi e di depressioni.</p> <p>Gli astronomi hanno costruito una mappa per capire come la materia oscura sia diffusa in tre ammassi di galassie (come quello mostrato nell&rsquo;immagine). Con grande sorpresa hanno scoperto come le strutture pi&ugrave; piccole di materia oscura (simili alle valli tra i picchi montuosi) siano molto pi&ugrave; importanti di quanto creduto finora. Per questo &egrave; assai probabile che la nostra comprensione di come la materia oscura interagisca con stelle e galassie in tutto l&rsquo;Universo sia incompleta.</p> <p>Molti altri studi sono in programma, ed in futuro ci aiuteranno a conoscere tutti i segreti della materia oscura!</p> <p>&nbsp;</p> <p>Immagine: NASA, ESA, G. Caminha (University of Groningen), M. Meneghetti &nbsp;(Observatory of Astrophysics and Space Science of Bologna), P. Natarajan (Yale University), the CLASH team, and M. Kornmesser (ESA/Hubble)</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>Avete notato che in questa immagine compaiono linee allungate e forme strane? Quelle non sono altro che galassie! Ci appaiono deformate perch&eacute; la loro luce &egrave; stata deviata dal suo percorso naturale dalla forza di gravit&agrave; esercitata da altre galassie e dalla materia oscura! Questo effetto &egrave; chiamato lente gravitazionale, e potete saperne di pi&ugrave; in questo <a href="http://www.spacescoop.org/en/scoops/1912/a-cosmic-lens-playing-tricks-on-the-eye/">Space Scoop</a>. &Egrave; grazie alla lente gravitazionale che &egrave; stato possibile costruire la mappa di materia oscura mostrata in questa immagine!</p></div> Thu, 10 Sep 2020 20:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2035/Una meraviglia tutta stortahttp://it.unawe.org/kids/unawe2034/ <p>Immaginate un vassoio gigantesco, tanto da contenere tutto il nostro Sistema Solare. Quasi tutti i pianeti starebbero appoggiati sul vassoio, perch&eacute; il nostro Sistema Solare &egrave; molto piatto. Ma questo non vale per tutti i sistemi dell&rsquo;Universo, perch&eacute; ce ne sono alcuni che non sono piatti per niente!</p> <p><strong>Una violenta serie di eventi</strong></p> <p>Perch&eacute; un sistema stellare sia formato da piani inclinati, deve essere successo qualcosa che ha cambiato la sua forma. Magari succede molto prima che si formino i pianeti, quando il sistema &egrave; ancora un grande disco di polvere e gas.</p> <p>Un team internazionale di astronomi ha trovato la prima prova certa che esistono gruppi di stelle abbastanza forti da spezzare i dischi che li circondano e in cui si stanno formando i pianeti, rendendoli deformati e inclinati.</p> <p>Il team ha studiato il sistema chiamato GW Orionis, che si trova a circa 1300 anni luce da qui, nella costellazione di Orione. In questo sistema ci sono tre stelle, e il grande disco che le circonda &egrave; deformato e spezzettato.</p> <p><strong>Sono qui i pianeti?</strong></p> <p>Quando nasce una stella, rimangono grandi quantit&agrave; di gas e polvere, che continuano a girarle attorno formando un disco, un po&rsquo; come gli anelli di Saturno. In questo disco a volte si formano piccoli granuli di roccia o gas. Questi granuli possono scontrarsi e restare attaccati tra di loro, formando oggetti sempre pi&ugrave; grandi. Quindi &egrave; proprio in questi anelli di gas e polvere, detti <a href="ww.spacescoop.org/en/words/protoplanetary-disc/">dischi protoplanetari</a>, che si formano i pianeti. Questa nuova ricerca suggerisce che si possano formare pianeti anche in sistemi con pi&ugrave; stelle in cui il disco di gas e polvere &egrave; spezzettato in anelli inclinati.</p> <p>In realt&agrave;, nel complicato sistema di anelli inclinati di GW Orionis, non ci sono pianeti. O almeno non ancora&hellip;.</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>Gli astronomi pensano che circa la met&agrave; dei pianeti esistenti viva in sistemi con almeno due stelle!</p></div> Thu, 03 Sep 2020 20:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2034/Nuovi mondi dietro l’angolohttp://it.unawe.org/kids/unawe2033/ <p>Lo spazio &egrave; cos&igrave; vasto che talvolta sorprese e nuove scoperte possono comparire proprio dietro l&rsquo;angolo di casa. Un gruppo di astronomi lo ha dimostrato trovando circa 100 nuovi mondi: si tratta, per l&rsquo;esattezza, di nane brune!</p> <p><strong>Stelle mancate</strong></p> <p>Per alcuni astronomi, le <a href="http://www.spacescoop.org/en/words/brown-dwarf/">nane brune</a> non sono altro che &ldquo;stelle mancate&rdquo;. Per dimensioni, sono all&rsquo;incirca una via di mezzo tra un pianeta gigante come Giove, il pi&ugrave; grande del nostro sistema solare, e una piccola stella. Ma, a differenza delle stelle come il Sole, non diventano mai calde abbastanza affinch&eacute; i gas al loro interno comincino a mescolarsi, rilasciando energia in un processo noto come fusione nucleare. Una volta formate, invece, le nane brune cominciano semplicemente a raffreddarsi ed affievolirsi.</p> <p>A causa delle loro basse temperature, questi oggetti non sono particolarmente luminosi, e per gli astronomi non &egrave; quindi semplice scovarli. Per questo motivo, normalmente gli scienziati cercano le nane brune che si trovano relativamente vicino a noi, in quanto appaiono pi&ugrave; brillanti.</p> <p><strong>Caccia al tesoro</strong></p> <p>Per trovare i mondi pi&ugrave; freddi e vicini al nostro Sole, gli astronomi del NOIRLab della National Science Foundation hanno collaborato con una rete mondiale di volontari, dando vita al progetto Backyard Worlds. Questa squadra allargata dispone di una ricca galleria di immagini astronomiche, che vengono scrutate attentamente per individuare gli impercettibili movimenti di nane brune e pianeti. E proprio oggi &egrave; arrivato l&rsquo;annuncio della scoperta di un centinaio di nuovi mondi nelle vicinanze del Sole!</p> <p>&nbsp;Molte di queste nuove nane brune sono tra le pi&ugrave; fredde fin qui conosciute. Su alcune di queste le temperature sono addirittura simili a quelle che abbiamo sulla Terra. Questo significa che sono sufficientemente fredde per ospitare nuvole di vapore acqueo.</p> <p>&nbsp;La pi&ugrave; vicina tra le nane brune appena scoperte si trova ad una distanza di appena 23 anni luce dal Sole, mentre la maggior parte di esse hanno distanze comprese tra 30 e 60 anni luce.</p> <p>&nbsp;Chiss&agrave; quanti altri nuovi mondi aspettano soltanto di essere scoperti!&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p>Immagine: NOIRLab/NSF/AURA/P. Marenfeld. Ringraziamenti: William Pendrill</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>Ad oggi, i determinati volontari del progetto Backyard Worlds hanno gi&agrave; scoperto pi&ugrave; di 1500 mondi freddi in prossimit&agrave; del nostro Sole!</p></div> Tue, 18 Aug 2020 17:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2033/Il Curioso Caso di Betelgeusehttp://it.unawe.org/kids/unawe2032/ <p>Verso la fine del 2019, gli astronomi si accorsero di una strana diminuzione di brillantezza della stella Betelgeuse, nella costellazione di Orione. La luminosit&agrave; della stella si stava attenuando, e gli astronomi non ne comprendevano le ragioni (vedi il nostro articolo della serie &ldquo;Space Scoop&rdquo; sull&rsquo;argomento <a href="http://www.spacescoop.org/en/scoops/2006/deviant-behaviour/">qui</a>).</p> <p>Nuove scoperte grazie al telescopo spaziale Hubble della NASA/ESA ora ci hanno offerto una spiegazione sul misterioso oscuramento della stella, un fenomeno che coinvolge una nuvola di polvere.</p> <p><strong>Una Gigante Rossa </strong></p> <p>Betelgeuse era una stella di medie dimensioni, proprio come il Sole. Tuttavia, Betelgeuse, invecchiando, ha esaurito il suo combustibile, l&rsquo;idrogeno, &egrave; cresciuta di dimensioni ed &egrave; diventata pi&ugrave; rossa, trasformandosi in una <a href="http://www.spacescoop.org/en/words/red-giant/">gigante rossa</a>. Se nel nostro Sistema Solare si sostituisse il Sole con questa stella, sarebbe&nbsp; talmente grande da arrivare fino al pianeta Giove!</p> <p><strong>Il fenomeno della diminuzione di luminosit&agrave; </strong></p> <p>Betelgeuse &eacute; stata un faro nel cielo notturno per chi osservava le stelle, ma si &egrave; gradualmente affievolita verso la fine dello scorso anno. La stella era al 36% della sua luminosit&agrave; normale, un cambiamento notevole perfino ad occhio nudo.&nbsp;</p> <p>Molti appassionati di astronomia si sono chiesti se l&rsquo;oscuramento di Betelgeuse potesse precedere la sua explosione. Come tutte le supergiganti rosse, Betelgeuse un giorno scomparir&agrave; con un&rsquo;esplosione &ndash; trasformandosi in una <a href="http://www.spacescoop.org/en/words/supernova/">supernova</a>. Queste esplosioni sono tra gli eventi a pi&ugrave; alta energia nell&rsquo;Universo, e sono cos&igrave; brillanti che mettono in ombra una galassia intera!&nbsp;</p> <p><strong>Hubble svela il Mistero</strong></p> <p>Comunque, ora gli astronomi hanno capito che &egrave; improbabile aspettarsi una supernova.</p> <p>Le osservazioni con il Telescopio Spaziale Hubble ci hanno fornito una nuova spiegazione. Adesso infatti gli astronomi ritengono che la diminuzione di luminosit&agrave; sia stata causata da una nuvola di polvere che ha bloccato la luce della stella. Con tutta probabilit&agrave;, la nuvola &egrave; stata originata da materiale incandescente fuoriuscito dalla stella, che a poco a poco si &egrave; raffreddato, ed &egrave; diventato una nuvola di polvere.&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p>Immagine: ESA/Hubble, M. Kornmesser</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>Il nostro Sole alla fine diventer&agrave; una Gigante rossa come Betelgeuse &ndash; ma ci vorranno altri 5,000,000,000&nbsp; di anni!</p></div> Thu, 13 Aug 2020 17:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2032/La Luna è uno specchio gigantehttp://it.unawe.org/kids/unawe2031/ <p>Tutti conosciamo il Telescopio spaziale Hubble per le sue splendide immagini di stelle e galassie nell&rsquo;Universo. Ma recentemente Hubble ha puntato l&rsquo;obbiettivo verso un soggetto molto pi&ugrave; vicino a noi: la Luna!</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>L&rsquo;eclisse lunare</strong></p> <p>Per la prima volta (e vale per tutti i telescopi), Hubble ha puntato la Luna durante un&rsquo;eclisse totale. L&rsquo;eclisse totale avviene quando la Terra, passando tra il Sole e la Luna, oscura quest&rsquo;ultima con la sua ombra.&nbsp; Durante questi eventi la Luna appare rossastra.</p> <p>Nel gennaio 2019 Hubble ha osservato la Luna durante un&rsquo;eclisse.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Uno specchio gigante</strong></p> <p>Lo scopo di Hubble, quando ha osservato la Luna, non era imparare qualcosa in pi&ugrave; su di essa. In realt&agrave; Hubble voleva imparare qualcosa &nbsp;su come studiare meglio gli altri pianeti!.</p> <p>Quando sono a caccia di esopianeti, gli astronomi cercano piccole diminuzioni di intensit&agrave; nella luce delle altre stelle, che indicano il passaggio di un pianeta.</p> <p>Hubble stava provando a copiare questo processo durante un&rsquo;eclisse lunare, misurando la luce ultravioletta proveniente dalla terra e riflessa dalla luna.</p> <p>In pratica, ha usato la Luna come uno specchio gigante, e in questo modo ha potuto studiare l&rsquo;atmosfera terrestre attraverso gli elementi chimici che hanno lasciato tracce in questa luce.</p> <p>&nbsp;</p> <p><strong>Segni di vita</strong></p> <p>Dalle osservazioni di Hubble si &egrave; potuto misurare l&rsquo;ozono presente nell&rsquo;atmosfera terrestre: l&rsquo;ozono &egrave; un forte indicatore della presenza di vita (almeno per come la conosciamo sulla Terra), e pu&ograve; aiutare gli astronomi a trovare tracce di vita anche su altri pianeti.</p> <p>Questo studio &egrave; stato un test per capire se gli astronomi sono in grado di studiare l&rsquo;atmosfera degli altri pianeti quando passano davanti alla loro stella, ma perch&eacute; funzioni veramente, ci sar&agrave; bisogno di telescopi molto pi&ugrave; grandi e potenti, come ad esempio il Telescopio Spaziale James Webb che verr&agrave; lanciato nel 2021</p> <p>&nbsp;</p> <p>&nbsp;</p> <p>Immagine: ​ESA/Hubble, M. Kornmesser</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>La prossima eclisse totale di Luna avverr&agrave; il 26 maggio 2021. I luoghi migliori per osservarla saranno l&rsquo;Australia, la costa occidentale di Stati Uniti e Sud America e il Sud-Est Asiatico</p></div> Thu, 06 Aug 2020 16:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2031/Una mancata corrispondenzahttp://it.unawe.org/kids/unawe2030/ <p>Sebbene nell'Universo ci siano molti pianeti di varie dimensioni, colori e caratteristiche, alcuni sono particolarmente insoliti o addirittura unici!</p> <p>Nuove osservazioni dai telescopi NOIRLab della National Science Foundation hanno evidenziato un pianeta che non corrisponde esattamente al modo in cui gli astronomi si aspettano che si formino i pianeti.</p> <p><strong>Scopriamo K2-25b</strong></p> <p>Nel 2016, gli astronomi hanno trovato un giovane <a href="http://www.spacescoop.org/en/words/exo-planet/">esopianeta</a> noto come K2-25b. Questo pianeta sta orbitando attorno a una stella giovane nell'<a href="http://www.spacescoop.org/en/words/star-cluster/">ammasso stellare</a> delle Iadi. Questo "giovane" sistema ha circa 600 milioni di anni e si trova a circa 150 anni luce di distanza.</p> <p>K2-25b orbita attorno a una stella nana di tipo M, una delle stelle pi&ugrave; comuni nella Via Lattea.</p> <p><strong>Una scoperta particolare</strong></p> <p>Fin qui tutto normale. Ci&ograve; che rende peculiare questo pianeta &egrave; per&ograve; che &egrave; insolitamente denso per le sue dimensioni e la sua giovane et&agrave;.</p> <p>K2-25b pesa infatti circa 25 volte la massa terrestre ed &egrave; leggermente pi&ugrave; piccolo del pianeta Nettuno. I pianeti con dimensioni tra quelle della Terra e di Nettuno (chiamati sub-Nettuniani) sono infatti abbastanza comuni in tutta la nostra galassia, anche se non ne abbiamo nel nostro Sistema Solare. Il modo in cui questo tipo di pianeta si forma e si evolve &egrave; un&rsquo;area di ricerca particolarmente interessante per gli astronomi.</p> <p>I pianeti di queste dimensioni in genere sono costituiti principalmente da gas e sono noti come <a href="http://www.spacescoop.org/en/words/gas-giant/">giganti gassosi </a>(come Giove, Saturno, Urano e Nettuno). Invece K2-25b &egrave; fatto quasi interamente di roccia! Ecco perch&eacute; rappresenta una discrepanza con le teorie di formazione dei pianeti e un grande mistero.</p> <p>Gli astronomi continueranno a studiare questo misterioso pianeta nella speranza di scoprire come e perch&eacute; si sia formato in questo modo.</p> <p>&nbsp;</p> <p>Crediti immagine: NOIRLab / NSF / AURA / J. Pollard</p> <div class="cool-fact"><h3>Fatto curioso</h3><p>Un anno sul pianeta K2-18b passa molto rapidamente. Questo pianeta orbita attorno alla sua stella in soli 3,5 giorni terrestri!</p></div> Tue, 04 Aug 2020 16:00:00 +0200http://it.unawe.org/kids/unawe2030/