ALMA, un telescopio nuovo di zecca, oggi apre i suoi occhi sull'Universo. Il gigantesco telescopio è il più grande del mondo: è costituito da cinquantaquattro antenne dal piatto di 12 metri (in altezza è simile a un palazzo di quattro piani) più altre dodici antenne leggermente più piccole (7 metri). Queste sessantasei antenne lavorano tutte insieme formando il telescopio più potente della Terra! ALMA può catturare la luce di alcuni degli oggetti più lontani nel cosmo, e svelare per la prima volta i dettagli dell'Universo primordiale. Questa bella fotografia ci mostra il telescopio ALMA che si allunga nel deserto di Atacama in Cile.
Quando l'Universo era molto giovane, una nebbia pesante di gas idrogeno freddo lo riempiva. Questo rende difficilissmo lo studio dell'Universo con normali telescopi per "luce visibile". Ma ALMA ha degli occhi speciali, che osserveranno lo spazio in una luce diversa: la luce radio. Questo gli permette di attraversare la nebbia e rivelare finalmente quei segreti che nasconde.
Inoltre ALMA getterà luce su alcuni degli oggetti più freddi dell'Universo, scrutando all'interno delle scure nubi di gas e polvere che si trovano a qualche grado sopra allo zero assoluto - la temperatura più fredda possibile (−273°C), una temperatura ancora più fredda sarebbe come cercare di andare a sud dal polo Sud! La speranza è di scoprire nuovi pianeti esotici in orbita attorno a soli lontani, e stelle appena nate che si stanno formando all'interno di queste spesse nubi.
Se non vuoi perderti i segreti che ALMA scoprirà sulle nostre origini cosmiche, tieni d'occhio le Notizie spaziali nei prossimi mesi!
Fatto curioso
Il telescopio ALMA è stato costruito a un'altezza di 5000 metri, su una montagna situata nel deserto di Atacama, in Cile, uno dei luoghi più secchi del nostro pianeta! Un'altezza così elevata e un'aridità simile implicano che ci siano ben poche nubi a disturbare le osservazioni. Ma a 5000 metri l'aria è estremamente leggera, e bisogna limitare al minimo l'accesso degli esseri umani!
Maggiori Informazioni
Questa Notizia spaziale si basa su un comunicato stampa dell'ESO e del NAOJ.
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